Noci, a circa un’ora da Casa Isabella, deve il suo nome ai numerosissimi alberi di noci esistenti anticamente nella zona e si trova, a metà strada tra Bari e Taranto, su un’amena collina delle Murge.

L’origine di Noci è antichissima: nel 565 d.C. Conone, capitano dell’imperatore Giustino II, per ostacolare il cammino dei Goti, eresse sulla collina, dove attualmente è Noci, una cittadella di carattere militare e nel 591 fu edificata la Badia di Barsento per i monaci di S. Equizio.

L’abitato crebbe intorno al 1100, per l’arrivo degli abitanti di Mottola superstiti del sacco della loro città ad opera del governatore di Taranto

Il centro abitato è formato da una parte antica, caratterizzata da vie strette e tortuose e raggruppata intorno alla Chiesa Madre, e da una parte più recente, con strade larghe e regolari fiancheggiate da una ricca varietà di alberi (querce, pini, tigli, etc.).

Ha sede presso l’abbazia il centro di restauro dei manoscritti antichi, centro noto a livello internazionale. L’itinerario turistico conduce alla CHIESA DI SANTA MARIA DEL BARSENTO eretta in posizione dominante , sul culmine di una collinetta affacciato sul canale di Pirro alta 440 metri sul mare.

Si continua, poi, con la CHIESA MATRICE: edificata nel sec. XIV per volere di Filippo d’Angiò e variamente rimaneggiata. Dedicata a S. Maria della Natività, la chiesa presenta una nuova struttura, differente dalla primitiva in stile gotico, caratterizzata da un timpano in stile classico e un notevole campanile.

All’interno vi sono piccoli capolavori: il policromatico fonte battesimale (ignoto, sec. XIV), il gruppo scultoreo della Madonna con il Bambino di Stefano da Putignano, un mirabile Crocifisso di fattura barocca, 14 grandi tele della via Crucis di scuola napoletana dai toni di luce caravaggesca; nei presbiterio si trova il prezioso polittico (9 santi) in pietra locale e legno.

Si può visitare, inoltre, il SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA CROCE: all’interno un affresco di autore ignoto del XVI sec. con Maria ed il Bambino.